Haaland Gimme Five, il ManCity si gode un extraterrestre

Erling Haaland ha 22 anni ed è già uno dei marcatori di tutti i tempi in Champions League, competizione che accumula statistiche da campioni da oltre 30 anni. E il norvegese li sta frantumando tutti.

L’Etihad ha assistito al giorno di Erling per annientare il Lipsia e raggiungere i quarti di finale.

Tre gol in soli 45 minuti e altri due in dodici minuti della ripresa che mettono fine al dibattito, se mai ce ne fosse stato, sulla produzione offensiva dell’attaccante ex Borussia.

Con Haaland terminano i record di Raúl e di Van Nistelrooy. Nemmeno Messi riesce a stare dietro a questi numeri.

Il norvegese, messo in dubbio da qualche imprudente perché è stato un paio di partite senza fare gol, ha già 39 gol in 37 partite in questa stagione con il Manchester City e tutto questo a soli 22 anni.

Protagonista della disfatta del Manchester City sul Lipsia con un secco 7-0,  partita in cui l’attaccante norvegese ha segnato cinque gol, è stato a un passo dal diventare il primo giocatore di sempre in Champions League (formato attuale ) segnando sei reti in una singola partita.

Tuttavia, sei minuti dopo la ‘manita’, Pep Guardiola aveva in mente qualcosa di diverso per il giovane attaccante e ha deciso di sostituirlo con Julián Álvarez.

Al momento della sostituzione, Haaland e Guardiola hanno avuto un breve scambio di battute, il cui contenuto è stato svelato dall’attaccante in un’intervista-lampo :

“Ma che bella serata. Prima di tutto, sono orgoglioso di giocare in questa competizione, la adoro. Cinque gol! Vincere 7-0 è fantastico”, ha esordito il ‘cyborg’ norvegese a ‘BT Sport’, svelando poi la conversazione avuta con Guardiola: “Gli ho detto che mi piacerebbe fare 6 gol, ma cosa posso fare?”

Dei cinque gol, quale ti è piaciuto di più?

“È ancora tutto un po’ sfocato nella mia testa. Ricordo di aver tirato senza pensarci. Ero così stanco dopo i miei festeggiamenti. Il mio punto di forza è segnare gol. Posso essere onesto? Molti dei gol che ho segnato oggi, non li ho nemmeno Ho pensato. Stavo solo cercando di mettere la palla in rete”.

Sei soddisfatto anche per il gioco?

“Ieri abbiamo lavorato sulla pressione degli avversari, soprattutto in casa dobbiamo pressare e correre molto di più. Siamo così bravi a recuperare la palla. Penso che dovremo farlo più spesso, lì c’è più spazio per far giocare i ragazzi in mezzo”.

Foto da Twitter – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com

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