Luis Enrique è diventato il sesto degli allenatori a perdere il posto in Qatar a causa dell’esclusione della nazionale spagnola (da parte del Marocco, seppur ai rigori) dal Mondiale in Qatar.
Certo le partenze-partenze degli allenatori nelle grandi competizioni sono una cosa comune, quando la partecipazione delle squadre è ultimata. Molti contratti scadono al termine di queste competizioni, mentre in alcuni casi si decide di cambiare in caso di squalifica anticipata.
MESSICO E BELGIO
Durante il torneo in corso, i primi ad andarsene sono stati l’argentino Gerardo “Tata” Martinez e lo spagnolo Roberto Martinez, rispettivamente allenatori di Messico e Belgio.
In entrambi i casi le squadre non hanno raggiunto gli obiettivi che si erano prefissati. Nessuno dei due è riuscito a superare la fase a gironi fino agli ottavi, una nuova delusione per i messicani, una vera bomba per i “diavoli rossi”, terzi ai precedenti Mondiali 2018 in Russia.
GHANA
Dalla panchina del Ghana, Otto Ando ha annunciato il suo addio, subito dopo l’eliminazione ai gironi della sua nazionale. Il portoghese Carlos Queiroz si era precedentemente dimesso contro l’Iran quando è stato eliminato, finendo terzo nel girone dietro a Inghilterra e Stati Uniti.
COREA DEL SUD
È stato seguito dal portoghese Paulo Bento, che ha portato la Corea del Sud agli ottavi di finale, dove però è stato schiacciato 4-1 dal Brasile. Poco dopo, ha annunciato la sua partenza dalla panchina della squadra asiatica non appena la partita si è conclusa, esprimendo orgoglio per la prestazione dei suoi giocatori.
De La Fuente per Luis Enrique
E siamo scesi al 6° posto (finora perché ci saranno probabilmente altre dimissioni) L’ultimo arrivato oggi è stato Luis Enrique, che ha salutato la Spagna dopo la dolorosa eliminazione agli ottavi di finale ai rigori contro il Marocco. La federazione poco dopo ha annunciato il suo sostituto, Luis de la Fuente, che fino a poco tempo fa era l’allenatore della nazionale spagnola Hopes (-21).