L’imbarazzante cronaca di Adani al gol di Messi e la RAI che resta in silenzio

Il Gol di Messi e quello che ha rappresentato all’Iconic Stadium di Lusail nel match contro il Messico, ha sicuramente fatto saltare di gioia il popolo dell’albiceleste.
Ma quello visto, o meglio sentito ieri durante la gara, va ben oltre il tifo dei propri tifosi. Si perchè durante la telecronaca della RAI condotta da Stefano Bizzotto e Daniele Adani, è stata oggetto di molte critiche da parte degli ascoltatori.

‘L’ESPLOSIONE’ DI ADANI

Adani, seconda voce in telecronaca, al gol di Lionel Messi è letteralmente esploso, svelando la sua passione per la Seleccion andando anche contro la pacatezza dello stesso Bizzotto“Il sinistro migliore del Mondo! Da Di Maria a Messi! Sempre Rosario, la città del calcio, dalla Bajada alla Perdriel, uno per l’altro! Si sblocca la partita!”. Bajada e Perdriel sono i quartieri della città argentina di cui sono originari i due.

E poi Adani ha continuato: “Tutti in piedi per il miglior giocatore del mondo, rispetto per il numero uno, troppo spesso criticato. È lui che la tiene in vita. La mistica che entra in campo. Abbiamo nominato Diego 10 minuti fa. Con Diego dentro tutto è possibile. Ha guardato verso il cielo, verso nonna Celia, il miglior talent scout del mondo, che lo accompagnava agli allenamenti al Grandoli”.

Bizzotto ha tentato di inserirsi con i suoi dati con il suo stile assai più compassato, ma nulla è servito. L’ex giocatore non gli ha permesso di avere la prima voce continuando ad urlare il suo entusiasmo al gol della pulce del PSG : “Vamos! Tiene aperto un libro Leo, che ce n’è da dire”.

Gli urli di Adani però, non sono piaciuti agli ascoltatori tanto che sui social sono apparsi numerosi post disgustati: “Imbarazzante, sconcertante, inascoltabile”. 

Forse la RAI dovrebbe tener conto del pensiero di chi è obbligato a pagare un canone che non certo è indispensabile per sentire le urla di Daniele Adani. Tanto più nell’incarico che ricopre e cioè quello di raccontare un calcio e non quello di far sentire il proprio tifo e le proprie esternazioni risultanti fuori luogo per quello che rappresenta.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com

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