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Lazio, presentazione ufficiale di Gila, Maximiano e Marcos Antonio

Gila

Continuano le presentazioni dei nuovi arrivi in casa Lazio in quel di Formello: oggi, è stata la volta di Gila, Marcos Antonio e Maximiano, presentati puntualmente dal DS Igli Tare, pronti a rispondere alle domande dei giornalisti presenti.

La parola torna al DS Tare che introduce Mario Gila:

““Oggi ho il piacere di presentare Mario Gila, un difensore che è frutto del nostro lavoro di scouting che abbiamo fatto negli ultimi due anni. È stato seguito a lungo, è stato condiviso con il nostro allenatore. Sono contento di aver portato alla fine questa trattativa. È stata una bella sorpresa in questa prima fase di ritiro. Avrà il piacere di giocare con dei campioni veri: è la sua prima esperienza in un campionato professionistico. Gli auguro di onorare questa maglia e di diventare un giocatore di grande livello”.

Cosa porti dell’esperienza del Real Madrid?

L’esperienza che ho avuto con il Real Madrid è stata buona. Esordire con un club così importante è un onore. La Lazio è altrettanto grande, vengo qui per dimostrare la mia ambizione. Sono contento e ringrazio la società”.

Cosa ti ha insegnato Ancelotti? Hai parlato con lui?

Personalmente non ho parlato del mio trasferimento qui. Venire alla Lazio è stata una mia decisione, è stata la mia scelta del primo momento. Conosco la lingua italiana, conosco mister Sarri. So che mi può dare molto come crescita di calciatore“.

Cosa ti ha convinto a lasciare la Liga? Quali sono i tuoi riferimenti?

Quello che mi ha convinto è che si lavora molto a livello tattico, gli spagnoli non hanno la stessa attitudine. E dall’altra parte è l’ambizione di diventare grande come difensore. Il mio modello? Nesta è un giocatore storico, grandioso. Un punto di riferimento per chiunque viene alla Lazio”.

Sulla squadra spagnola?

Non ho avuto l’occasione di parlare con altri compagni prima di venire qui. Ma è una squadra molto unita, sapevo di venire in un club con tanti spagnoli. Mi è hanno accolto tutti bene, anche gli italiani e gli stranieri.”

Ti senti un calciatore già affermato o un calciatore che deve imparare ancora tanto?

Avendo giocato due sole partite con la prima squadra, mi sento più un giocatore del Castilla. Sono venuto qui ancora non pronto per il calcio professionistico, sono qui per maturare e crescere come calciatore.

Che salto è giocare nella Lazio? Cosa vuol dire aver giocato con i campioni d’Europa?

Passare dal Castilla alla Lazio è un grande salto, mi motiva molto. È stata una fortuna giocare in una squadra così speciale, il Real ha una storia enorme, che ti dà proprio la sensazione del vincere”.

E sulle tue caratteristiche?

“Mi considero un giocatore molto fisico, veloce e potente. Devo apprendere molto sulla tattica e sulle richieste di Sarri. La fase difensiva è un qualcosa su cui Sarri lavora molto.

Parola di nuovo Igli Tare per presentare Marcos Antonio. Queste le parole del ds: 

Marcos Antonio è un giocatore di grande qualità. Interpreta il ruolo che ha lasciato un altro grande giocatore come Lucas Leiva. Copre un ruolo in maniera diversa rispetto a quello che eravamo abituati, ma rispecchia un po’ la filosofia del nostro allenatore, per questo lo abbiamo voluto. Penso che abbia anche i requisiti dall’allenatore che l’ha allenato in Ucraina, ovvero De Zerbi. È un giocatore che avrà modo di conoscere il nostro calcio, ha un potenziale importante. Ha delle caratteristiche che rispecchiano il gioco della nostra squadra, sarà un punto di riferimento per i prossimi anni”

Che emozioni stai provando e a che livello sei di condizione fisica?

“Sono molto felice di stare qui, ho passato dei momenti duri. Essere qui è un’allegria immensa, voglio tornare a giocare il prima possibile. Mi sento bene fisicamente.”

Sulla guerra e su De Zerbi, una considerazione?

Mi ha aiutato molto, non sarà diverso di quello che imparerò qui. Preferisco non parlare della guerra, visto che ancora è in atto”.

Cosa ti sta dando Sarri tatticamente?

“Sono a disposizione del tecnico, farò tutto quello che mi chiederà. Mi ispiro a Lucas Leiva per come aiutava la squadra, lavorerò proprio per questo”

Senti il peso di sostituire un come Leiva? A livello di impatto ti aspettavi questo approccio?

“Ho parlato con Leiva, era contento prendessi il suo numero. Il calcio italiano è un’opportunità per crescere”.

Quanto manca alla Lazio per giocare la Champions con regolarità? 

“La Lazio merita di stare in Champions, è il nostro obiettivo. Sono calciatori di qualità, sono molto forti. Sono qui per apprendere, ma è il mister che decide chi gioca o chi non gioca”.

Quando hai deciso di venire alla Lazio? Che ruolo ti senti addosso?

Quando ho saputo dell’interessamento della Lazio ero molto felice. Ho scelto subito questo grande club, ho accettato con felicità. Non ho un ruolo fisso, mi piace giocare in tutti i ruoli. Quello che mi chiederà il mister è quello che già ho fatto allo Shakhtar“.

I compagni migliori per caratteristiche?

Con tutti, hanno tutti grandi qualità. Sono grandi giocatori, per cui scegliere sarà una grande responsabilità per il mister.”

La presentazione si conclude così in quel di Formello, pronti per una nuova seduta di allenamento insieme al resto dei compagni.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24

Foto: Lazio Style Channel

 

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