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Il Tas respinge il ricorso della Russia: nazionale e club russi esclusi dalle competizioni UEFA e FIFA

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Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha bocciato i ricorsi presentati dalla Federazione russa contro Uefa e Fifa, e quelli  presentati da quattro club russi ai danni della stessa Uefa.

Zenit San Pietroburgo, Sochi, Cska Mosca e Dinamo Mosca avevano chiesto alla Uefa di poter partecipare alle competizioni internazionali, dopo che era stato deciso per l’esclusione dei club russi dai tornei.

Il TAS ha motivato così la decisione: “Il collegio ritiene una sfortuna che le attuali operazioni militari in Ucraina, delle quali le squadre di calcio, i club e i giocatori russi non hanno alcuna responsabilità, abbiano per decisioni di FIFA e UEFA, un tale effetto negativo su di loro e sul calcio russo. Ma tali effetti sono stati compensati dalla necessità di uno svolgimento sicuro e ordinato degli eventi calcistici per il resto del mondo”. 

Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha evidenziato come il conflitto tra Russia e Ucraina abbia creato circostanze impreviste e senza precedenti alle quali Fifa e Uefa hanno dovuto rispondere.

I campioni di Russia dello Zenit rimangono dunque fuori dalla fase a gironi di Champions League. Anche il Sochi, secondo in classifica nella scorsa stagione, sarà escluso dal sorteggio del terzo turno preliminare di Champions in programma lunedì.

Il TAS ha bocciato anche il ricorso della Federazione per la nazionale, che resterà fuori dalle competizioni.

La Federcalcio russa ha risposto dicendo di essere “fortemente in disaccordo con la decisione del Tas e si riserva il diritto di continuare a proteggere i propri interessi”. Ora ci potrebbe essere una richiesta di risarcimento o un nuovo ricorso alla Corte suprema svizzera. Il Tribunale federale svizzero è l’unico che può annullare le sentenze del Tas ma solo per motivi limitati, come l’abuso del procedimento giudiziario.

“Ringraziamo la Corte per aver fatto da eco alle organizzazioni di diversi settori in tutto il mondo nell’escludere la Russia fino a quando non pone fine alla guerra contro l’Ucraina e rinuncia a tutti i territori ucraini occupati”, le parole del Ceo dello Shakhtar, Sergei Palkin, dopo la decisione del Tas.

Il club ucraino manterrà il suo posto nella fase a gironi di Champions League, come squadra del paese successivo alla Russia col punteggio più alto.

Lo Shakhtar non ha più giocato a Donetsk da quando l’area è stata occupata dai separatisti russi nel 2014. Le squadre ucraine giocheranno le partite europee della prossima stagione in sedi neutrali all’estero, mentre l’ex squadra di De Zerbi dovrebbe ospitare le sue gare in Polonia.

Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com

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