ESCLUSIVA – Sim1Workout: “Sport e Youtube, passione e lavoro. E sui social..”

In esclusiva per i lettori di SportPress24, abbiamo intervistato Sim1Workout, conosciuto anche come Simone Carotenuto, suo vero nome. Noto principalmente ai più giovani per la sua fama sul web, precisamente su Youtube, cui vanta mezzo milione di iscritti che si vanno ad aggiungere ai quasi centocinquantamila followers tra Instagram e Facebook. Lo sport in generale, per lo youtuber romano classe ’95, ha sempre rappresentato la passione per eccellenza. Un tipo di interesse così forte, che con il passar degli anni, lo ha portato a realizzare video sulla piattaforma di proprietà di Google, realizzando di fatto filmati incentrati per la maggiore sul tema sportivo. Boxe, kickboxing, powerlifting, calcio e non solo. Insomma, da passatempo a vero e proprio lavoro, grazie a due fattori di vita determinanti: costanza e dedizione.

Molteplici gli argomenti trattati in quest’intervista, in che modo è sorto tale impegno, l’origine del nickname che porta o persino i vantaggi e gli svantaggi del mondo social, legati all’esser famoso.

In che modo è nato e da quanti anni sono che porti avanti questo lavoro come youtuber?

“Ho iniziato a fare video su Youtube nel 2015, in seguito ad un brutto periodo della mia vita, per tanti aspetti. Il fatto di esser stato sottopeso, ad esempio, è uno di questi fattori. E allora mi chiesi, perché non iniziare a fare palestra e magari documentare tutto il mio percorso? E così di fatto feci. Iniziai mi ricordo a far vedere gli allenamenti, cosa mangiavo e il mio stile di vita, per arrivare ad un determinato obiettivo. I primi due anni, diciamo, non ho avuto grande seguito, anzi. Nonostante ciò era una passione, mi piaceva quello facevo, ci credevo tanto. Non ho mai mollato e sono andato dritto per la mia strada”

Qual è l’origine del tuo nickname?

“Il primo nome è stato Sim1Boxe, perché quando facevo pugilato da piccolo, c’era un’applicazione dove dovevo mettere un nickname. Non sapevo quale mettere e allora scelsi proprio questo. L’1 sta per one, in inglese, creando insieme a Sim, in italiano, la parola Simone. Infine Boxe, per lo sport. Poi visto che stavo aprendo questo canale con l’argomento sportivo a 360°, lo cambiai inserendo workout”.

Qual è il consiglio o i consigli che daresti ad un ragazzo, se venisse a chiederti la strada migliore per intraprendere il tuo stesso percorso?

“Sicuramente credere tanto in se stessi, in quello che si fa, visto che è la chiave perché purtroppo tante volte guardiamo i nostri idoli come persone irraggiungibili. Vedi i calciatori o gli attori, individui che sono alla fine come noi. Se vuoi puoi. Per conseguire il tuo obiettivo, la mente è una macchina tanto potente da farti arrivare ovunque. Dipende tutto dalla mentalità che hai”.

Quali sono i principali pro e contro di questo mondo, di Youtube e dei social in generale?

“Partendo dai contro, la privacy va un po’ a mancare, soprattutto quando diventi sempre più conosciuto. Dove vai vai, bene o male, le persone ti conoscono, ti fermano e guardano ogni cosa che fai. Non stai tanto per i fatti tuoi, a meno che non ti rinchiudi dentro casa (ride, ndr). Invece i pro sono tantissimi: porti avanti quello che ti piace, che è la cosa più bella del mondo e la tua passione è il tuo lavoro, anche se ci sono tanti sforzi dietro che una persona non vede”.

Qual è il motivo che c’è dietro alla scelta dello sport, come argomento quasi del tutto base nei tuoi video?

“Perché lo sport è la mia vita, vivo di questo, ho iniziato infatti a praticarlo all’età di 3 anni. Ne ho fatti tanti, per me è tutto, non ho quasi mai passato un periodo dove non mi sono allenato. Quindi porto nei miei filmati quella che è la mia più grande passione”.

Concludendo, ti chiedo di elencarmi: uno sport che ti piace, uno che non ami e infine, un altro che a tuo parere viene erroneamente sottovalutato

“Sport che mi piace la boxe e il calcio, veramente tanto, che non amo invece la pallavolo. Mentre, quelle che secondo me vengono sottovalutate, sono le discipline da combattimento, spesso anche interpretate non nel modo corretto”.

Articolo a cura di Alessio Giordano – SportPress24.com

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