Un antico detto dice che “La prima volta non si scorda mai” e per il Monza la serata di ieri all’Arena Garibaldi Romeo Anconetani rimarrà indelebile nella sua storia ultra centenaria con la promozione in serie A, la sua prima volta.
La partita è stata bellissima e ricca di di occasioni soprattutto per merito del Pisa che partiva a mille pressando in ogni parte del campo i brianzoli che nei primi 20 minuti sono stati letteralmente azzannati dai nerazzurri toscani. La squadra di D’Angelo raccoglieva ciò che aveva seminato in questi 20 minuti di fuoco prendendosi un doppio vantaggio prima con Torregrossa dopo appena 40 secondi di gioco e poi con Hermannsson che di testa insaccava alle spalle di Di Gregorio al 9° del primo tempo.
Il Monza però piano piano riusciva ad assorbire questo inizio scioccante e cominciava a riprendere le sue file di gioco. Al 20° di gioco Machin riusciva a dimezzare lo svantaggio con un bel diagonale alto appena dentro l’area che batteva Nicolas. Il gol però suscitava le forti proteste dei giocatori del Pisa per un chiaro tocco di mano di Mota Carvalho che agevolava il passaggio di un suo compagno verso l’autore del gol Machin.
Il Var però alla fine convalida il gol e tutto riparte sul 2-1 e cioè la perfetta parità con cui si è chiuso l’incontro di andata. La ripresa è stata altrettanto spettacolare con un Monza più lucido e un Pisa che mano mano era stanco per la grande prestazione fisica e mentale che fino a quel momento aveva sostenuto. Inevitabili le sostituzioni da parte dei due tecnici verso il 65° anche in funzione dell’eventualità dei tempi supplementari.
Sostituzioni che in qualche modo sono state decisive per entrambe le squadre, più per il Monza. La partita e probabilmente il match ha una svolta in entrambe le direzioni al 73° quando Puscas viaggiava solitario verso la porta brianzola e centrava la traversa con un tiro a giro con Di Gregorio nettamente fuori dalla porta e ormai spettatore impotente.
Andare sul 3-1 per il Pisa a 20 minuti dal termine, avrebbe probabilmente tagliato le gambe ai biancorossi lombardi. Ed invece pochi minuti dopo al 79° minuto, il subentrato Gytkjaer pareggiava la partita con una rasoiata rasoterra su cui Nicolas poco ha potuto, il tutto nato da una errata uscita difensiva di Leverbe . Per il Pisa una beffa dopo aver assaporato sia la promozione diretta che gli extratime.
Però il calcio è bellissimo perchè ci mette dentro sempre lo zampino romantico ed ecco che al 90° minuto un altro subentrato riconsegnava al Pisa un’altra mezzora di gioco per sperare nella serie A. Giuseppe Matinu infatti raccoglieva una corta respinta della difesa lombarda e dal limite dell’area lasciava partire un fendente in diagonale dove Di Gregorio nulla poteva, 3-2 e si continua a giocare. Però il Pisa era stanco e nel primo tempo supplementare si consumava la vittoria decisiva del Monza.
Prima Marrone di testa a pochi metri dalla porta pareggiava e poi sempre Gytkjaer sfruttava un altro errore questa volta di Birindelli che gli regalava con un passaggio difensivo in orizzontale, la strada spianata verso Nicolas battendolo e portando in vantaggio la sua squadra.
La ripresa degli extratime per il Pisa è stata inutile anche se a 5 minuti dal termine un mani abbastanza netto in area lombarda non è stato punito con un rigore che se trasformato, poteva dare qualche minuto di speranza nel tentare la strada della vittoria che avrebbe portato tutto ai rigori finali.
Finisce 4-3 per il Monza che cosi festeggia la sua prima promozione in serie A della sua storia e con un Pisa che fallisce per l’ennesima volta la possibilità attraverso i playoff di ritornare nella massima serie.
Peccato davvero perchè il Pisa nel corso del campionato, più volte è stato primo o secondo in classifica veleggiando tranquillamente verso una promozione diretta naufragata però da un finale di stagione balbettante.
Berlusconi invece ha mantenuto la sua promessa di portare in serie A il Monza ed ora vedremo che tipo di mercato farà per cercare una salvezza tranquilla o chissà…il calcio regala favole inaspettate.
Articolo a cura di Rodolfo Casentini – Sportpress24.com