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La Roma in una finale europea dopo 31 anni: l’analisi della gara contro il Feyenoord

Conference League, Roma-Feyenoord

Ci siamo, manca sempre meno alla finale di Conference League dove si sfideranno la Roma di Mourinho ed il Feyenoord di Slot all’Arena Kombëtare di Tirana.

Dopo 31 anni i giallorossi tornano a giocarsi una finale europea, la quarta nella loro storia dopo la Coppa delle Fiere nel 1960/1961 vinta contro il Birmingham City, e le sconfitte in Coppa dei Campioni 1983/1984 contro il Liverpool ai calci di rigore e in Coppa Uefa 1990-1991 contro l’Inter con il risultato complessivo tra andata e ritorno di 1-2.

La Roma ha l’opportunità di riportare un trofeo in bacheca che manca da 14 anni, e per di più può conquistare il suo primo trofeo europeo.

Il club olandese, invece, potrebbe vincere il quarto titolo europeo, dopo la Coppa dei Campioni 1969-1970, la Coppa Uefa 1973-1974 e 2001-2002.

L’ANALISI

Le due migliori prestazioni della Roma in questa stagione sono andate similmente: un gol nei primi minuti con gioco veloce, verticalizzazioni e contropiedi pericolosi con una difesa che dà certezza (vedi la vittoria in semifinale contro il Leicester, o il derby di marzo in Serie A contro la Lazio nel quale la Roma ha segnato tre gol nei primi 45 minuti).

Questo è l’atteggiamento e l’approccio che ha portato José Mourinho alla squadra. Molto probabilmente il copione non cambierà, e ci si può aspettare una Roma che si butterà in attacco dai primi minuti con la speranza di sbloccare subito il risultato per poi impostare la partita.

È maggiore, invece, la difficoltà a ribaltare i risultati. Questa difficoltà proviene dalle scarse idee e dalla poca velocità dei mediani a spingere in avanti. Inoltre la Roma con la difesa a 3, potrebbe subire molto sulle fasce, zona più vulnerabile visto che gli esterni devono arretrare.

Il Feyenoord con Justin Bijlow, in caso partisse titolare, avrà una sicurezza in più. Il calciatore nato e cresciuto a Rotterdam si è affermato come prima scelta nella porta della nazionale olandese. Ha una presa sicura ed è anche bravo coi piedi in fase di impostazione.

La coppia difensiva del club di Arne Slot potrebbe però dare dei problemi. Gernot Trauner e Marco Senesi sono forti entrambi sia sulle palle alte che basse, ma brillano meno sulla rapidità. La rapidità della Roma potrebbe mettere in difficoltà gli olandesi. D’altro canto, se gli viene concesso spazio la difesa del Feyenoord può lanciare palloni scavalcando la difesa della Roma in modo verticalizzare per gli attaccanti o i terzini.

Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com

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