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Draghi e il suo discorso sul Def: “Preferiamo la pace o i caloriferi accesi, anzi visto la stagione che sta arrivando, i condizionatori accesi per tutta l’estate”

Al termine del CDM della giornata del 06/04/22  che ha approvato il Def il Premier italiano Draghi ha fatto alcune dichiarazioni importanti che riguardano il futuro del nostro paese e le pericolosità che il nostro paese potrebbe avere: Siamo molto consapevoli del disagio sociale, soprattutto per chi teme l’impatto dell’inflazione e siamo pronti e intervenire – rispondendo poi ai giornalisti successivamente il Premier ha rivolto a tutti gli italiano un quesito: Preferiamo la pace o i caloriferi accesi, anzi visto la stagione che sta arrivando, i condizionatori accesi per tutta l’estate?.

Draghi ha poi detto: Nelle prossime settimane comprenderemo meglio le dimensioni dell’intervento necessario e come finanziarlo. E’ importante coordinare i nostri interventi anche in una cornice europea, quindi siamo tutti al lavoro per costruire una risposta comune a uno shock che è comune come lo è stato per la pandemia. Bisogna ripetere quella esperienza di straordinaria unità nazionale che ha ispirato la nostra azione di governo durante quel periodo.

Il governo e le forze politiche sono un tutt’uno davanti agli occhi degli italiani, cosa possono dare in più adesso? Fiducia. Occorre fiducia. Sono due le sfide che abbiamo di fronte: continuare con la normalità del percorso delle riforme e affrontare l’emergenza, per questo ci vuole unità. Fiducia è quello che dobbiamo dare tutti insieme. Una cosa fondamentale è il messaggio che il governo e in generale la maggioranza devono dare in termini di fiducia che promana dal governo, dal Parlamento e dalla maggioranza. Le circostanze hanno offuscato le prospettive ma anche la capacità di esprimere l’indirizzo di politica e di economia è una strada che ci deve portare a affermare la governabilità che si esprime con decisione e unità di intenti che è quello che vogliono vedere i cittadini: fra la riaffermazione dei vari partiti e l’unità di intenti sono sicuro che i cittadini scelgono la seconda.

Lo stop alla fornitura di gas russo, ha spiegato il presidente del Consiglio: Non è un’ipotesi al momento oggetto di discussione. Ma la situazione si sta modificando davanti ai nostri occhi, le devastazioni e i massacri ci hanno sorpreso. L’aggressione premeditata della Russia si stava svolgendo in un modo terribile, ma ora sembra che i massacri di civili e bambini aumentino e questo porta a sanzioni sempre più severe. Oggi l’embargo del gas non è sul tavolo, non so se lo sarà mai, ma tanto più diventa orrenda questa guerra tanto più i paesi alleati si chiedono: `in assenza di una nostra diretta partecipazione alla guerra cosa possiamo fare per farla smettere? Per consentire all’Ucraina di sedersi al tavolo di pace in una posizione da non serva. Noi seguiremo le decisioni della Ue sulle ulteriori sanzioni da imporre alla Russia, «se ci propongono l’emgbargo sul gas noi saremmo ben contenti di seguire la Ue su questo strumento, vogliamo lo strumento più efficace per permettere una pace. Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace preferiamo la pace o stare il condizionatore d’aria acceso?. Questa è la domanda che ci dobbiamo porre».

Articolo a cura di Lorenzo Viti – Sportpress24.com

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