Roma-Lazio 3-0, Mourinho: “Vittoria speciale. Abraham? Esigo tanto da lui”

La Roma trionfa nel derby contro la Lazio con una vittoria schiacciante per 3-0, di cui il primo gol dopo 56 secondi.

Grande preparazione per la sfida da parte di José Mourinho, che ha regalato un Derby ai suoi tifosi, e ottima prestazione da parte dei giocatori giallorossi che arrivavano dalla partita di giovedì contro il Vitesse in Conference League.

Il tecnico giallorosso ha commentato la sfida a fine match. Di seguito le sue dichiarazioni.

A DAZN

Aveva detto che il derby si gioca per i tifosi. Oggi la migliore prestazione. “Sì, la vittoria dell’Atalanta era stata già molto solida con una squadra consapevole. Oggi è stata speciale perché sembrava che tutto quello che abbiamo pianificato è stato fatto. Merito dei giocatori. La Lazio nel secondo tempo hanno giocato con orgoglio ma noi abbiamo controllato. Ancora merito dei giocatori”.

Sugli olè. “Non mi piacciono gli olè e quando giocatori lo interpretano male. Mi piace ancora meno al 43′. Non voglio che passi il messaggio di partita finita, anche perché Ibanez ha perso palla. Mi piace vincere ma sempre con rispetto dell’avversario”.

Su Abraham: “Quando voi dite che Abraham è fantastico, io non sono d’accordo. Ha grande potenzialità, so che può fare quello che ha fatto oggi. Non parlo solo del gol, ma di come ha protetto e gestito la palla. Contro il Vitesse non ha controllato una palla. Esigo tanto da lui. E’ capace e deve giocare sempre così”.

Cosa può chiedere la Roma dal campionato? “Le quattro sopra di noi andranno in Champions. Nessuna cadrà. Poi ci sono quattro squadre dal quinto all’ottavo posto. Giocano tutte bene e stanno crescendo. Finire quinto o ottavo fa differenza, vedremo”.

Si è emozionato alla fine? “Non ho visto nulla”.

Come vede Italia e Portogallo? “Non dobbiamo dimenticare Turchia e Macedonia. Non sono scaramantico, è il calcio. Amo l’Italia e la ringrazio per ciò che mi dà ma forza Portogallo. Andiamo ai Mondiali”.

IN CONFERENZA STAMPA

La Roma ha dominato: qual è stata la mossa che ha fatto la differenza? “È stato fatto un cambio significativo nella nostra struttura offensiva e difensiva. Un cambio su cui scherzavo prima della partita e ho detto a Tiago Pinto ‘Se vinciamo siamo tutti fenomeni e stanno tutti zitti, se perdiamo tutti i fenomeni festeggiano’, anche quelli della tv portoghese che fanno le partite italiane. Siamo stati consapevoli delle qualità della Lazio, che sono oggettive, hanno un modo di giocare preciso e identificabile. Noi abbiamo avuto l’umiltà di pensare questa partita in maniera tattica ed è andata bene. L’atteggiamanto era buono, abbiamo segnato al primo minuto ed è andata bene, per me è stata una grande partita e non è possibile una grande partita senza un grande arbitro. Irrati ha fatto una partita fantastica, un controllo assoluto delle emozioni e a livello tecnico. La Lazio è la Lazio, nel secondo tempo hagicoto come si deve giocare un derby, con orgoglio fino alla fine, loro sapevano che dopo il 3-0 era molto difficile ma nel hanno dimostrato la squadra che sono e le mentalità che hanno. All’estero la gente ha visto una grande partita in campo, un grande spettacolo fuori e ora speriamo che i romanisti vadano in campo felici e tranqulli e i laziali lo stesso. Domani è un altro giorno”.

Sulla scelta di Zalewski nonostante qualche difficoltà difensiva a Udine. “Zalewski è un ragazzino, è alla Roma da quando aveva 9 anni e dopo qualche difficoltà a Udine, quando attaccavano con Molina e Deulofeu, voi della stampa di Roma avete ‘ucciso’ il ragazzo. Se io sono un allenatore di ‘merda’ che collassa sotto la pressione dei media il bambino non gioca più, e questa è la stampa di Roma. Il bambino ha fatto una grande partita, quindi tutti zitti e a casa”.

La Roma ha superato i propri limiti o resta il rimpianto perché non si è visto così spesso un match così? “Ha superato i limiti perché uno dei nostri difetti è mantenere alto il livello di concentrazione durante la partita, tanti giocatori fanno fatica a essere concentrati, fisici e mentalmente disponibili. Questo è uno dei nostri limiti e oggi la squadra è sempre stata lì, anche nell’intervallo ho cercato di prepararli e dirgli che se la Lazio avesse fatto il 3-1 sarebbe stato comunque fantastico il risultato. E dovevamo giocare nello stesso modo. Oggi è andato tutto molto bene dal primo all’ultimo, grande controllo emozionale. L’arbitro ha grande responsabilità e Irrati ha fatto molto bene”.

È una delle 10 partite più belle che può ricordare in carriera? “In carriera? Difficile dirlo, mi è successo di tutto in positivo e in negativo. Sicuramente il 6-1 di Bodo è stata la più negativa della mia carriera, vincere il derby 3-0 ovviamente è bello, il gioco fa piacere a un allenatore che ha preparato la partita con la sua gente e non da solo. A me non piace questa cosa di Roma-Lazio che chi vince è in cielo e chi perde è all’inferno. Domani è lunedì”.

Foto in Copertina da Twitter – Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com

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