Grande Lazio ma non basta, Europa League ancora tabù

La Lazio mette il cuore oltre l’ostacolo in Europa , ma il Porto passa nello spareggio dell’Olimpico laziale, trascinante e possente come non mai.

Porto amaro per un Europa League che sfugge ancora come una nuvola passeggera, ma nel cielo biancazzurro c’è una grande prova della Lazio che ha martoriato la squadra dell’amico Conceicao ma che, vuoi per distrazioni, vuoi per sfortuna, non ha avuto il premio dei supplementari possibili anche quando era sotto di 1-2.

Tante, troppe occasioni sciupate per un nonnulla e in questi casi gli errori si pagano. L’epico Ciro illude, poi un arbitro imbarazzante regala, grazie ad un var incomprensibile, un rigore ai forti e cattivi lusitani.

La Lazio non si arrende nemmeno dopo essere passata in svantaggio e frulla il Porto in un tourbillon di occasioni.

Il pareggio di Cataldi arriva troppo tardi per sperare nei supplementari e al pubblico laziale non rimane che plaudire ad una prova maiuscola soprattutto se messa in relazione alla forza degli avversari. Si è capito che si sta costruendo qualcosa di importante.

Mancano ancora tasselli da inserire in questo puzzle sarriano, però si cominciano ad intravvedere le stimmate delle grandi squadre. Ora c’è un campionato da giocare a tutta con l’obiettivo europeo da mettere a fuoco.

Dodici gare, di cui ben otto in casa, sono lo specchio delle brame per capire se questa Lazio è tra le più belle del reame.

Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com

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