Sarri sprona i ragazzi: “Gli voglio bene e vogliamo tutti lo stesso obiettivo, continuità”

Alla cena di Natale della Lazio tenutasi ieri sera all’Hotel St. Regis di Roma, Sarri e Lotito hanno parlato del momento Lazio e di cosa serve per far si che la squadra esca da questo periodo di difficoltà.

Sarri intervistato dalla tv ufficiale della società si è detto convinto delle potenzialità dei suoi giocatori “Sono dei ragazzi ai quali voglio bene e non gliel’ho mai detto. Credo che possano fare di più di quello che stanno facendo. Devono avere la forza di pensare come collettivo e se lo faranno saranno esaltati anche individualmente, faremo fatica ma prima o poi lo faremo. Quello che gli chiedo è di essere una squadra e di avere la forza di mettere in campo la continuità, in certe partite abbiamo lottato, in altre siamo arrivati scarichi”.
Poi l’allenatore della Lazio continua nel suo discorso
“Li vedo tutti i giorni – ha proseguito Sarri – e so che loro hanno molto di più di quanto esprimono. Il responsabile sono io, ma li devo aiutare nel trovare continuità e mentalità. Nel campo ci mettiamo prima la faccia e poi anche la maglia che quella maglia è da rispettare. Sotto l’albero spero di trovare 6 punti in queste due partite prima della sosta, sarebbe importantissimo. Se pensiamo di risolvere tutto con il mercato siamo fuori strada“.

Anche Lotito si è schierato con Sarri e  nel suo discorso sul palco della sala della cena ha tolto qualsiasi alibi ai giocatori annunciando in diretta la blindatura di del tecnico fino al 2025 elogiandolo e chiedendo a tutti i protagonisti di comprendere l’importanza di lavorare per la Lazio, e di indossare una maglia gloriosa dalla storia gloriosa.
“Giustamente il mister diceva qui tutti parlano con l’io e non con il noi. Io vorrei che in una famiglia di cui sono il padre fosse riconosciuto a ognuno il proprio ruolo, non solo i diritti ma anche i doveri e il rispetto per il lavoro di tutti. C’è gente che vive per voi. Avete visto con quanta passione, con quanto trasporto con quanta dedizione vi osannano. Voi esistete perché qualcuno vi rende visibili sul piano del rispetto e della considerazione. Qualcuno di voi questo lo dimentica. Io ho incontrato un uomo che può fare la differenza nel mondo del calcio che è mister Sarri ritengo che sia uno che vive di passioni autentiche, che vive per il calcio non come elemento di sostentamento ma perché crede in certe situazioni perché è la sua passione. Se oggi qualcuno può pensare che il mister sia precario non lo è, vi dico che ho dato mandato al segretario di rinnovargli il contratto di altri due anni immediatamente”.

“Per far capire che qui ci sono le regole che devono essere rispettate da tutti, noi siamo i primi che le rispettiamo come club. Vedete quello che sta succedendo nel sistema, e quando io lo dicevo dieci anni fa mi prendevano tutti in giro. È finito il tempo in cui il silenzio diventa assenso, oggi la gente deve dimostrare con i fatti quello che vale perché lo pretende, perché vi dà e deve ricevere soprattutto nel mondo dello sport. Se uno non si applica non ottiene i risultati, evitiamo di dire ‘ah non è colpa mia perché non gioco’ qui si tratta di dimostrare con i propri atteggiamenti di dare il massimo.”

“Non è una ramanzina, ma un appello. Voi volete fare calcio o volete solo i soldi? Se volete solo i soldi non è questo l’ambiente giusto. Noi vi vogliamo rendere felici di fare calcio. Il pallone per tutti il calcio per pochi.  Dovete fare in maniera di essere orgogliosi di appartenere a questa famiglia. Io qui mi ci sono sposato, prima era vecchio stile. Ora è arabeggiante ed è diverso.  Noi siamo la Lazio e questo tutti lo dimenticano. Però ne godete i benefici di esserlo, sulla puntualità degli stipendi, sull’organizzazione. L’erba del vicino è sempre più verde poi mi chiamano e chiedono di poter tornare. Da noi non ci sono cavalli di ritorno, se non meritate quest’ambiente è giusto che non ci stiate. Io punto su Sarri perché sono convinto che attraverso il suo comportamento di coerenza e determinazione si possono ottenere ottimi risultati, il tempo mi darà ragione ma soprattutto, nel farvi crescere sia sotto il punto di vista tecnico ma prima come uomini. Gli uomini si devono rendere conto di essere fortunati di fare parte di questa famiglia. Noi siamo una grande famiglia con ha delle regole che si devono rispettare. Fino ad adesso sono stato troppo buono per rispetto del mister per non fare invasione di campo. Non costringetemi a fare il Lotito di un tempo perché lo so fare molto bene. Voglio a tutti i costi portare avanti la crescita del sistema e del club. Non consentirò a nessuno di distruggere il mio operato. Sono diciotto anni che ricopro la carica di presidente, nessuno deve insegnarmi nulla. Ho preso una società con 550 milioni di debiti, non abbiamo mai fatto altarini di bilancio. Ho preso una squadra dall’eccellenza e l’ho portata in Serie A, unico caso in Italia. Nessuno mi deve insegnare niente. Sono io che posso insegnarvi ad essere uomini che è la cosa più importante. L’ho dimostrato nella vita e pretendo che lo facciate anche voi. Forza Lazio
Foto Marco Rosi – Articolo a cura di Rodolfo Casentini – Sportpress24.com

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