Roma-Torino 1-0, Mourinho: “Vittoria di gruppo, meglio di un 5-0. Pellegrini out qualche settimana”

La Roma porta a casa una bella vittoria nella sfida contro il Torinoterminata 1-0 grazie al gol di Abraham. 3 punti che hanno soddisfatto Mourinho, come ha detto nel post-partita. Di seguito le parole del tecnico giallorosso.

A DAZN

Vittoria sofferta, fa bene al gruppo. Era programmato vedere una Roma così bassa? Non tanto ma un po’ più bassa sì, perché i due difensori centrali si allargano tanto, non è facile pressare per noi con due attaccanti. Poi uscivano in pressing Mkhitaryan e Carles Perez. Mi aspettavo di segnare di più, sapevo che con il potere fisico di Abraham e Zaniolo potevamo fare un gol in più e respirare. Mi piace vincere così, a me questa vittoria fa più piacere di un 5-0 perché è di sofferenza e di gruppo. Cristante aveva il Covid, Veretout squalificato e Pellegrini out, Diawara ha fatto una partita equilibrata, Mkhitaryan è stato incredibile, Perez ha fatto un lavoro incredibile per la squadra e sono molto contento.

Sembrava di vedere quasi un 4-2-3-1 in possesso… Quando giochi contro una squadra che difende a uomo se non hai mobilità è più facile per loro. Per noi era importante che Zaniolo si abbassasse, e Perez si alzasse. Zaniolo doveva andare sulla fascia per dare una scelta ai giocatori. Noi abbiamo pensato così. Importante è difendere bene, il gol poi arriva. Me ne aspettavo uno in più ma quando finisce così mi piace tanto. Abbiamo dominato. E’ una vittoria importante.

Le piace il feeling tra Zaniolo e Abraham? E’ iniziato fuori dal campo, c’è un piccolo gruppo di giovani ragazzi che stanno sempre insieme come Reynolds e Karsdorp, è buono per Nico magari può imparare l’inglese. E’ un bel gruppo, in un gruppo fantastico. La connessione nel campo si vede per le caratteristiche. Sarebbe sbagliato da parte mia di non parlare di Mayoral, Shomurodov e Felix che oggi non hanno giocato però sono fantastici ragazzi, abbiamo tante opzioni davanti. Adesso c’è sofferenza a centrocampo, vediamo il Covid con Villar e Cristante. Pellegrini purtroppo qualche settimana sarà fuori.

Quanto è importante il ritorno di Smalling? E’ un giocatore top, con grande esperienza che dobbiamo gestire bene per la sua storia di infortuni. Mancini e Ibanez anche loro sono stati molto solidi. Karsdorp meglio che mai, non l’ho mai visto giocare così bene come fa ora. El Shaarawy ho pensato per tanti anni che era un calciatore solo offensivo, invece dall’inizio della stagione ho pensato prima che fosse un fantastico giocatore di panchina per cambiare le partite con la sua fisicità e invece lavora in questo modo. Anche nei momenti brutti e nelle sconfitte la squadra non ha mai avuto un feeling negativo: mi piace molto questa gente. La vittoria è della squadra. Di Amadou che non gioca mai, di Perez che gioca poco, di Micki che un mese fa i giornali lo ammazzavano. Quinti in una classifica con squadre top davanti e dietro di noi. Mercoledì un abbraccio grande al mio amico Sinisa che mi fa piacere vederlo.

Che effetto le farà rincontrare l’Inter? Preferisco non pensarci, ora testa solo il Bologna. Poi cercherò di preparami emozionalmente. Ma sono interessato solo alla mia Roma e cercherò di dimenticare che dall’altra parte c’è la mia storia.

IN CONFERENZA STAMPA

Molto bene la fase difensiva, tre partite di fila senza subire gol: è cresciuta la concentrazione della squadra nella difesa della porta. Sì, secondo me le grandi partite hanno bisogno di tre squadre di qualità e le abbiamo viste. Siamo partiti con una base difensiva molto solida, ci siamo abbassati un po’, non è facile pressare alto una squadra come la loro e ci siamo abbassati, ma senza grandi problemi e con controllo. Lo sforzo è stato grande da parte di tutti, anche di Abraham e Zaniolo. I giocatori bravi spesso si nascondono dietro un lavoro duro ed è stato grandissimo stasera. Squadra solida, compatta, sono molto contento perché sono tre punti molto importanti contro una squadra dura da battere.

È la vittoria della svolta? “Celebrare il 4-0 con lo Zorya dico di no, questa che è stata lottata fino all’ultimo invece sì. La vittoria della squadra, senza Veretout, Cristante, Pellegrini, i tre giocatori che giocano ogni minuto in Serie A. La squadra ha trovato soluzioni, non io ma loro. Si mettono a disposizione per fare ruoli non loro, gente come Diawara che non gioca mai lavora ogni giorno con la speranza di avere un’opportunità. Kumbulla che entra al 90’ solo per marcare Milinkovic-Savic e lo fa con sorriso e abnegazione, entusiasmo. E’ una squadra di bravi ragazzi. Non dico che è la partita della svolta, ci sarà sempre un momento in cui non vinciamo, quindi non dico della svolta ma della creazione di un certo tipo di mentalità. Mi piace vincere 4-0, fa bene al cuore, ma mi piace anche una vittoria così. Loro sono giganti, hanno avuto 9-10 angoli e noi eravamo sempre lì. Molto bene”.

Abraham sul dischetto: è un cambiamento definitivo? “Veretout non c’era, Pellegrini era il primo e Tammy il secondo. Tammy stava aspettando l’opportunità da tanto, l’ha avuta ma poi mi hanno detto che c’era un fuorigioco 10 minuti prima, ma è così”.

E Veretout? Se lui ha la fiducia e decide di calciarlo, io mi fido. Ma se lui dopo aver sbagliato due volte decide che è meglio che passi un po’ di tempo va bene.

Come mai non ha fatto riposare alcuni titolari alla fine? Ci ho pensato, ma come l’ho pensato ho pensato anche di aver bisogno di Kumbulla e che Abraham e Zaniolo sono molto forti fisicamente e sono bravi anche in fase difensiva mentre Felix, Shomurodov e Borja Mayoral hanno una dimensione fisica diversa. Non avrei lasciato due punti per questo, Tammy anche con i crampi è andato. Approfitto anche per dire che i miei match analyst sono davvero bravi, uno di loro ha lavorato con me all’Inter ed è rimasto quando sono andato al Real. Ed è stato l’analyst di Juric per anni e per lui è stato molto facile aiutarmi a preparare ls quadre perché conosce Juric meglio di tutti. Oggi era in una posizione privilegiata per aiutarmi a leggere la partita.

È la strada giusta? Noi abbiamo i nostri limiti, è ovvio. Ma stiamo imparando tutti a rendere i problemi una forza, a non piangere sui problemi ma trovare una soluzione. Ora sono contento, ma a casa mi metterò a piangere perché Pellegrini starà fuori per qualche settimana. Ma domani cercherà di non piangere e più e invece dovrà trovare soluzioni con questi ragazzi che hanno un grande spirito. Anche nelle sconfitte, a parte nel disastro di Bodo, non ho mai avuto una sensazione negativa con loro. Oggi siamo quinti, vedremo alla fine dove saremo.

A ROMA TV+

Poco fa ha detto che queste sono le partite che le piacciono di più… Sì certo, è meglio per il cuore vincere 3-0 o 4-0. Però per l’anima di una squadra un risultato così è più importante. Tanti problemi derivanti dalle assenze di Veretout e Cristante, poi è arrivato l’infortunio di Pellegrini, ma la squadra era lì, unita. Anche chi ha giocato meno ha fatto benissimo. Un grande spirito, anche gli attaccanti hanno fatto bene. Kumbulla è entrato per marcare Savic e lo ha fatto col sorriso. Una vittoria bella che ci fa felici.

Abbiamo visto concentrazione e solidità difensiva? Abbiamo avuto organizzazione. Nel primo tempo abbiamo avuto più problemi che nel secondo perché loro a destra creavano superiorità e i nostri attaccanti avevano difficoltà a difendere. Abbiamo cambiato la posizione di Perez e Mkhitaryan e poi abbiamo giocato meglio. Nella seconda frazione abbiamo giocato col tempo e col cronometro, però siamo andati più vicini noi al 2-0 che loro all’1-1.

Foto in Copertina da Twitter – Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com

Translate »