Inchiesta Juventus, si indaga sulle plusvalenze per 282 milioni di euro. Nel mirino anche i rapporti con Ronaldo

Nei locali della Juventus tra Torino e Milano la Guardia di Finanza sta effettuando delle perquisizioni a causa dell’inchiesta Prisma. Questa inchiesta si basa sul presunto reato di falso in bilancio.

La Procura di Torino starebbe infatti indagando riguardo 42 operazioni di mercato del periodo di dal 2018 al 2021. Come riporta l’Ansa, ci sarebbero plusvalenze pari a circa 282 milioni di euro “connotate da valori fraudolentemente maggiorati”.

Ci sono accertamenti anche sui rapporti economici con Cristiano Ronaldo, il calciatore però non risulta indaagato. I militari hanno ricevuto dai magistrati l’incarico di cercare “documenti e scritture private” relative al contratto e alle retribuzioni arretrate.

PLUSVALENZE JUVENTUS, L’INDAGINE

Tutta questa indagine è partita dal lavoro svolto da Covisoc e dalla Procura Federale lo scorso 27 ottobre per possibili plusvalenze fittizie atte a sistemare i buchi nel bilancio. Queste plusvalenze riguardano 62 trasferimenti del calcio italiano di cui 42 che coinvolgono la Juve.

Dall’analisi dei documenti era venuto alla luce che il club aveva prodotto la documentazione relativa al passaggio di denaro solo per 3 casi.

Da quel momento è partita l’inchiesta della Procura di Torino, che ha informato anche la Consob dato che la Juventus è quotata in Borsa.

A livello sportivo delle inchieste passate si sono spesso scontrate con la difficoltà ad individuare criteri oggettivi per la valutazione di un calciatore.

Nel 2008 Inter e Milan furono prosciolte poiché fu stabilito che era impossibile quantificare “il valore dei diritti di cessione dei calciatori professionisti, in assenza di parametri di riferimento certi o adeguatamente condivisi”.

Nel 2018 il Chievo fu penalizzato di 3 punti per “reiterata violazione ed elusione delle norme di prudenza e correttezza contabile”, ma gran parte dell’impianto dell’accusa fu respinto.

Il rischio a livello sportivo sembrerebbe una multa o una lieve penalizzazione a meno che non ci sia (dimostrata) una “alterazione” ai fini dell’iscrizione al campionato, infatti se fosse così ci sarebbero sanzioni più severe.

Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com

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