Lazio, quanto giochi bene ma perché non tiri mai? Di Bello? Una iattura…

Premessa doverosa: Di Bello, arbitro di Lazio-Juventus, ha fornito una prova così insufficiente da incidere sul risultato.

Eh già, a parte il rigorino che ha spianato la strada al successo bianconero, l’arbitro suddetto ci deve spiegare perché Cuadrado sia rimasto in campo malgrado un’ammonizione e i successivi reiterati falli tutti da ammonizione che avrebbero portato ad una sacrosanta espulsione.

Senza considerare la gestione pro-Juventus della gara, un vero uomo in più degli ex campioni d’Italia. Premesso questo, che ha comunque inciso sul risultato finale, l’altro tema caldo è la prestazione ottima della Lazio fino ai 16 metri. E poi?

E poi nulla, pochi tiri in porta (1 per la verità), zero occasioni nitide, insomma non basta l’assenza di Ciro Immobile, premiatissimo e in lacrime per il suo record di gol con la maglia biancazzurra, a giustificare tale sterilità. Sì, gli esterni non hanno funzionato, però era lecito magari inventarsi qualcosa di diverso rispetto al canovaccio classico.

Allegri è un catenacciaro doc ed ha avuto partita facile con il solletico laziale. Dunque, archiviato questo 0-2 si riparte anche perché la settimana prevede Mosca e Napoli in pochi giorni. Sarri ha chiaramente lasciato intendere che la rosa necessita di supporti ulteriori, viste anche le defezioni continue in ruoli fondamentali.

Purtroppo ne Vavro né Muriqi né Escalante possono far parte del progetto Sarriano. Le deduzioni sono logiche. Non bastano 16 titolari per questo calcio tritatutto. Ne servono almeno 19. E questo Sarri lo ha fatto capire.

Lo capirà Lotito? La risposta è unica ed affermativa : Sì!

Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com

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