Era il giorno delle semifinali a Torino per il torneo dei migliori otto giocatori al mondo ed era un giorno atteso da tutti con malcelata trepidazione cominciato alle 14 e terminato quasi a mezzanotte.
Primi a scendere in campo nel pomeriggio Medvedev e Ruud e la gara ha rispecchiato i pronostici. Il russo, numero 2 al mondo, ha dato prova del suo straordinario momento di forma sbarazzandosi del norvegese in due set relativamente comodi.
Ruud ha tentato nel corso del match di variare I colpi per scombinare i piani di Medvedev, ma il russo è una “tennis machine” e non ha avuto alcun problema a chiudere quando gli si è presentata l’occasione. 6-4, 6-2 è lo specchio matematico dei valori espressi in campo.
Di tutt’altro spessore, tecnico ed agonistico, l’altra semifinale, giocata in serata, e che ha mostrato uno scontro ad altissimi livelli tra il numero 1 Djokovic e il numero 3 Zverev. Entrambi si sono azzuffati come due gatti in un cortile con scambi mozzafiato e colpi ad effetti speciali che hanno stupito il pubblico presente.
Zverev ha giocato forse la sua migliore partita dell’anno: servizio perfetto, risposta perfetta, tenuta mentale e fisica perfetta. Insomma, la gara perfetta.
Djokovic ha pagato di riflesso tutto quello che di buono ha fatto Zverev e non ha saputo controbilanciare il gioco del tedesco. Primo set al tie break per Zverev, reazione serba nel secondo set, più di nervi che di tecnica, e poi lo show finale del tedesco che annichilisce Djokovic con un secco 6-2.
Vittoria di un grande talento “maturo” pronto alla sfida con Medvedev.
Pronostico leggermente pendente verso il russo, quello che è certo è che sarà un match che regalerà uno spettacolo imperdibile. Da ATP final.
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com