UFFICIALE: Gianluca Rocchi è il nuovo designatore degli arbitri di Serie A e Serie B

É ufficiale: Gianluca Rocchi è il nuovo designatore degli arbitri di Serie A e Serie B.

Ad annunciarlo è il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri(AIA)Alfredo Trentalange. Finisce quindi l’era Rizzoli dopo 4 anni, da quanto aveva preso il posto di Domenico Messina nel 2017.

Di seguito le sue parole in conferenza stampa presso la FIGG:

Nuova sfida.

“Per me è una nuova partenza, è una sfida personale e molto formante. Mi auguro di condividerla con professionisti di altissimo livello. Dal punto di vista tecnico cambierà poco. Non è la Can di Rocchi, ma di tutti. Sono al servizio dell’AIA per fornire un lavoro che sia al top”.

La prima grana da risolvere?

“Se ce ne fosse solo una sarei contento. Mi piacerebbe e spero comunque di lavorare sull’aspetto umano degli arbitri. Sono ragazzi straordinari. Se lavoriamo prima sull’uomo e poi sull’atleta sarà più facile ottenere buoni risultati. Il gruppo è tendenzialmente giovane. Mi piacerebbe vedere lo spirito che la Nazionale aveva in Sardegna prima dell’Europeo. L’unico obiettivo deve essere il campo e il risultato”.

Quando la sala unica VAR?

“Siamo a buon punto. Mi auguro possa iniziare a prender vita già a inizio stagione. Ci darà un bel vantaggio. Raggrupparsi in un punto unico sarà più semplice”.

Alfredo Trentalange“Pensiamo che lui rappresenti il nuovo. Dobbiamo costruire la squadra arbitrale migliore al mondo senza narcisismi, senza protagonismi e senza pensare di essere perfetti. Vogliamo provare a migliorare questo sistema”.

Gabriele Gravina –  “In questo progetto di rinnovamento gli arbitri recitano una parte fondamentale, che sta favorendo cambiamenti importanti. Vogliamo un’Aia moderna, innovativa, che si prenda cura della formazione, dai campi di periferia alla Serie A, senza tralasciare nessuno. Tutti devono essere coinvolti nel progetto di slancio verso questo nuovo umanesimo. L’arbitro rappresenta la semantica dello sport per la sua passione per il calcio e rappresenta la capacità di saper testimoniare la stessa etica sportiva, l’arbitro fa parte della nostra cultura sportiva e del gioco. L’Aia gode di piena autonomia tecnica da parte della Figc, ma al contempo è parte integrante della Federcalcio. La parte più sana, più bella, capace di testimoniare valori importanti di cui abbiamo bisogno. La classe arbitrale deve continuare a maturare e crescere”.

Foto in Copertina dal Web – Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com

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