Florentino Perez da poco rinominato presidente del Real Madrid è stato uno dei principali fautori della Superlega e della stessa è stato scelto come presidente. Il progetto della nuova piattaforma calcistica è stato presentato nella giornata di ieri e Perez è ora pronto a svelarne ogni dettaglio. Intervenuto a El Chiringuito TV, il numero uno del Real Madrid, ha spiegato da quale presupposto si è partiti: la crisi economica che le società devono fronteggiare dopo la pandemia : “I club più importanti di Inghilterra, Italia e Spagna devono trovare una soluzione a una situazione molto complicata che stanno attraversando – ha esordito Perez –. Complessivamente, questi club hanno perso 5 miliardi. Soltanto il Real Madrid, ad esempio, ha perso 400 milioni. Quando non ci sono introiti oltre ai diritti tv, il modo per ottenere profitti è rendere le partite più attraenti. Per questo abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto: siamo arrivati alla conclusione che facendo una Super League durante la settimana, anziché giocare la Champions League, saremo in grado di alleviare le perdite“.
“I giovani hanno perso interesse, il calcio deve evolversi”
SUPERLEGA
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“Sono entrato nel calcio nel 2000 e bisogna evolversi, come accade per le persone, le società, i social network. Anche il calcio deve adattarsi ai tempi in cui viviamo, si stava perdendo l’interesse per questo sport. Tanti giovani non sono più interessati, il pubblico diminuisce. E con la pandemia, siamo tutti rovinati. Bisognerebbe analizzare perché i giovani dai 16 ai 24 anni non hanno più interesse per il calcio. La televisione dovrebbe cambiare per adattarsi ai tempi: ci sono tante partite di scarso interesse e i ragazzi hanno altre piattaforme. Il calcio è un fenomeno globale e abbiamo fan in tutto il mondo, abbiamo capito che dobbiamo cambiare qualcosa per rendere questo sport più attrattivo per tutti“.
“I soldi verranno ridistribuiti a tutto il mondo del calcio”
“A chi è venuta l’idea della Superlega? A tutti noi. La abbiamo pensata come alternativa alla Champions League, che stava perdendo interesse. Già nel 1950 accadde lo stesso con Santiago Bernabeu che si oppose alla creazione della Coppa dei Campioni e poi cambiò il calcio. L’attrazione di questo torneo è la competitività, giochiamo tra grandi. Un Real Madrid-Manchester o un Barcellona-Milan è più attrattivo di una partita contro una squadra più modesta come accade in Champions League. Abbiamo tifosi in tutto il mondo e il mondo ci chiede questo. Arriveranno dei soldi che saranno per tutti, è una piramide. Non lo faccio per salvare il Real, ma per salvare il calcio. Questo sport è in un momento critico e tutto quello che faccio è per il bene del calcio. I soldi che verranno generati da queste partite saranno ridistribuiti a tutto il calcio. Se noi generiamo profitti, ne beneficiano tutti, anche quelli che stanno più in basso perché compriamo i loro giocatori. La Superlega non sarà una competizione chiusa, crediamo nei meriti sportivi e per questo abbiamo lasciato 5 posti liberi. 15 squadre generano valore per le TV, altre 5 arrivano per il merito”.
“Il divieto di giocare in Nazionale non si concretizzerà. E non verremo esclusi dalla Champions”
“I giocatori della Superlega possono stare tranquilli, il divieto di giocare con le Nazionali non si concretizzerà. L’esclusione dalla Champions? No. Né il Real, né il Manchester City verranno esclusi dalla Champions, è sicuro. E per quanto ci riguarda, nemmeno dalla Liga”.
“La Uefa non ha una buona immagine, Ceferin su Agnelli impresentabile”
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“Non ha una buona immagine, io non vorrei parlare di cose che sono capitate nell’Uefa ma devono essere aperti al dialogo e non minacciare. Hanno presentato un format che non capisce nessuno: dicono di iniziare nel 2024, ma nel 2024 saremo morti. Ci sono società che hanno perso centinaia di milioni. Il presidente della Uefa non può rivolgersi in questo modo a un presidente di un club storico e centenario come Agnelli, è un atteggiamento impresentabile”.
“PSG mai invitato. Ci potrà essere posto anche per Napoli e Roma”
“Il Paris Saint-Germain al momento non è stato invitato, così come le due tedesche. Il Bayern? È uscita questa cosa, non so perché, secondo cui per giocare nella Superlega avremmo lasciato i campionati. Ma nessuno ha intenzione di lasciare i campionati. I campionati sono il pilastro di tutto. Come detto, 15 squadre saranno fisse e giocheranno tra loro ogni settimana, sono le squadre che portano soldi ed è il più grande spettacolo. Poi 5 club saranno variabili. Potrà esserci il Napoli, così come la Roma. Se non sarà un anno, magari sarà quello dopo. Ma per il momento siamo solo tre Paesi e non sappiamo quale criterio adotteremo. La Champions ofrmai attrae solo dai quarti, il resto interessa poco. Si gioca contro squadre modeste che non hanno appeal. Quando avremo i soldi, li distribuiremo perché crediamo nella solidarietà e nei valori”.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi
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