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Super League, il Napoli e la Roma dicono di no: “Fortemente contrari”

Friedkin /Roma)

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La nascita della nuova Super League ha sconvolto il mondo del calcio europeo, e questo ha creato molte reazioni contrarie alla nuova Lega, ovviamente a parte i partecipanti. Dal governo, alla Uefa alla Fifa e ai club si sono detti tutti contrari.

Lo scompiglio creato dalla Superlega si crea dall’idea che i club più potenti ‘monopolizzino’ il calcio, e questo a molti (quasi tutti) non va per niente bene.

Riguardo ai club di Serie A oltre a Milan, Inter e Juventus, Florentino Perez nel corso dell’intervista a El Chiringuito, aveva detto: “Potrà esserci il Napoli, così come la Roma”. ù

É circolata infatti la notizia di un invito della JP Morgan (la banca americana che sta finanziando il progetto) per il Napoli, notizia smentita dallo stesso presidente Aurelio De Laurentiis che in un tweet ha scritto: “JP…chi ? La scorsa notte dormivo”.

Non è diversa la reazione della Roma, che nel pomeriggio ha emesso un comunicato sul proprio sito ufficiale dove si dice “fortemente contraria a questo modello “chiuso”, perché totalmente in contrasto con lo spirito del gioco che tutti noi amiamo.”

La Lazio per ora non si è espressa pubblicamente, ma dalle ultime indiscrezioni il club avrebbe già detto un netto no. É questo è intuibile anche dalle parole di Lotito nel 2019, quando ancora la Superlega era solo un’idea iniziale: “Per la Superlega c’è una filosofia legata solo al business che non rappresenta la passione dei tifosi. Non possiamo privare i tifosi di conseguire grandi risultati, quindi bisogna dare a tutti l’opportunità di partecipare. Non dobbiamo privare lo sport del calcio della sua vera anima: la passione, il sogno. Al contrario, dobbiamo mettere nelle condizioni chiunque di concorrere per un risultato. Il problema della rappresentanza è quello del consenso: i voti contano ma non si pesano. Ogni società deve avere le stesse opportunità. Non esiste che un club ricco conti di più”. Parole che condividono il pensiero degli altri club.

Articolo a cura di Davide Teta

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