Emozioni in Campidoglio, Immobile fa sua la Scarpa D’Oro – Le FOTO di SportPress24

Oggi è il giorno che tanti tifosi biancocelesti e il bomber della Lazio Ciro Immobile aspettavano.

Alle 12:00 nella sala Giulio Cesare in Campidoglio Immobile è iniziata la cerimonia per la Scarpa D’Oro, vinta da Immobile la scorsa stagione con i suoi 36 gol in Serie A.

Il trofeo è stato consegnato dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, e dal presidente del club biancoceleste, Claudio Lotito.

LA CERIMONIA

VIRGINIA RAGGI – “É una giornata speciale, avremmo voluto fosse un momento di tutti. La tecnologia ci aiuta a portare questa emozione nelle case di tanti. Desidero ringraziare il presidente della Lazio e, anche se non è presente, Simone Inzaghi. Oggi si consegna il premio al miglior realizzatore d’Europa, 36 gol che segnano un grande traguardo nella carriera di Ciro. Un campione nello sport e nella vita”.

“Questo è un premio che ripaga dei tanti sacrifici di Ciro che ha iniziato a quattro anni nella sua Torre Annunziata. In questa tua esperienza c’è il desiderio e il riscatto di tanti ragazzi: il tuo esempio, Ciro, è che col lavoro si può riuscire. Ci sono tanti ragazzini che sognano di diventare come Immobile. Le cadute fanno parte della strada del successo. Il record va oltre le statistiche”.

“Voglio sottolineare anche la generosità di Ciro, che ha messo all’asta alcune delle sue maglie per beneficenza. Il trionfo di Ciro ha un grande significato per lo sport italiano e la città di Roma. Il merito di Immobile è anche quello della società Lazio”, prosegue Virginia Raggi ricordando anche la morte di Arturo Diaconale.

“Questo momento particolare, segnato da tanti problemi, chiede lo sforzo di tutti. Grazie a Ciro per le emozioni e i gol, oltre a tutti quelli che arriveranno. Congratulazioni”, conclude.

MARCELLO DE VITO – “É un grande piacere consegnare questo premio a un grande campione. Mi piace ricordare un anno di Ciro Immobile, nel 2011 a Pescara, dove giocavano anche Lorenzo Insigne e Marco Verratti, suoi compagni in Nazionale. In panchina c’era chi conosciamo bene a Roma, Zdenek Zeman. Quella stagione Immobile segnò 28 gol e non si è più fermato”.

“Bravo il presidente Lotito a puntare su di lui portandolo alla Lazio. Arriviamo così alla stagione del record che vale la Scarpa d’Oro, ma Immobile non si è più fermato. Un grande centravanti, il più forte italiano nel suo ruolo in circolazione. Gli faccio un augurio per la Nazionale, sperando che disputi un grande Europeo accanto a Insigne come ai tempi del Pescara. Complimenti per la carriera e il premio”.

CLAUDIO LOTITO – “Questa cornice rappresenta la storia di Roma. Quello di Immobile è un traguardo per la Lazio e tutta la città. Voglio parlare del Ciro umano, lui che ha consentito alla società di crescere per credibilità e di regalare gioie non solo ai nostri tifosi. I giovani lo identificano come il compagno di giochi, come il padre con cui dialogare sportivamente e avere i giusti insegnamenti calcistici: i bambini chiedono proprio la maglia di Immobile”.

“Immobile è entrato nella mente e nel cuore dei tifosi, giovani e anziani, perché sa emozionare calcisticamente e con i suoi modi umili. Dicevo al Sindaco Raggi, quando esce dal campo sembra che porti sulle spalle tutto lo sforzo di tutta la squadra: lui rappresenta il direttore d’orchestra dove tutti partecipano per un unico obiettivo. Normalmente i calciatori tendono ad allontanarsi dalla gente: lui è rimasto uno di noi, uno del popolo. Questo è ciò che colpisce le persone”, aggiunge.

“Con il suo modo semplice ha conquistato anche Papa Francesco quando l’abbiamo visitato in udienza. Ho ritenuto giusto, d’accordo con il Sindaco, che la premiazione si tenesse in Campidoglio ovvero un simbolo di Roma, perché Ciro è un emblema della città. Ringrazio tutti coloro che sono presenti per certificare il merito di Immobile: lui è un ambasciatore di questa società e dei tifosi”, conclude Lotito.

RICCARDO CUCCHI – “Sono laziale da quando sono bambino, immaginate la mia gioia nel vedere Ciro in biancoceleste. Eusebio fu il primo a vincere la Scarpa d’Oro, Immobile è l’ultimo di un elenco di campioni. E’ il terzo italiano a trionfare, superando Lewandowski e Cristiano Ronaldo. Ricordiamo che Ciro fa parte di una grande famiglia, quella degli attaccanti della Lazio. Sapete cosa significhi Giorgio Chinaglia per i tifosi laziali, lui come Signori e Giordano ma anche Rocchi. Immobile trova posto tra loro”.

“Io credo che Immobile sia un attaccante straordinario per la capacità di segnare in ogni modo, smentendo la credenza del centravanti egoista. E’ un giocatore completo e moderno, che ricorda tanti big. Gerd Muller diceva che per lui il gol era una sorta di ossessione, ma anche dei 5 secondi per esultare dopo che il pallone supera la linea di porta: Ciro ti auguro di vivere tanti 5 secondi, con la maglia della Lazio e della Nazionale. Complimenti”, aggiunge.

IL VINCITORE DELLA SCARPA D’ORO: CIRO IMMOBILE – “L’avevo vista solo dalle foto, vedere la Scarpa d’Oro da vicino fa battere il cuore. E’ una soddisfazione enorme, emozionante leggere il tuo nome dopo tanti campioni e conoscendo la storia che hai vissuto. Sono orgoglioso anche per ricevere il premio in questa sala: coi tifosi sarebbe stata un’altra cosa, ma è un premio che dedico ai tifosi che soffrono nel non vederci”.

“I miei punti di forza li trovo nella famiglia: quello che sono lo devo a loro, a ciò che mi hanno insegnato nella vita prima che nello sport. Sono uscito di casa molto giovane, non ho mai sentito la mancanza dei genitori perché erano sempre con me. Ho creato la mia famiglia grazie a ciò che mi hanno insegnato i genitori. Credo che tutta la squadra debba sentirsi orgogliosa e vincitrice del premio. I migliori successi si raggiungono col lavoro di squadra”, continua Immobile.

“Alle parole del presidente Lotito mi sono emozionato: ho sempre detto che i complimenti calcistici fanno molto piacere, ma l’essere uomo è oggettivo. Significa che sono diventato una brava persona e ciò mi permette di vincere trofei”.

“Ci divertiamo con Jessica e i bambini, facciamo balletti. Desidero ringraziare chi ha speso parole belle per me e dico di stringere i denti a chi sta attraversando un momento difficile. Ognuno deve credere fortemente nei propri sogni: come ho realizzato il mio sogno, io che non ho niente di speciale, allora chiunque può farcela. Quando giocavo a Torino, ricordo sempre a Cucchi che mi emozionavo con la sua voce: da bambino non avevo la possibilità di vedere le partite”.

“Da agosto stiamo giocando senza sosta, sono orgoglioso di ciò che fa la squadra. Sono cinque anni che lavoriamo insieme e avendo raggiunto obiettivi importanti: dobbiamo stare uniti in momenti come questi. Vogliamo guardare avanti con maggiore fiducia. Il pensiero va sempre all’Europeo: deve essere una cosa in più, che cerco e che voglio a tutti i costi come la Scarpa d’Oro”, conclude Ciro Immobile.

GUIDO DE ANGELIS – “É un peccato che non ci sia il popolo della Lazio. Ringrazio anche il presidente Lotito che ti ha voluto fortemente. Ciro, ci hai portato in tutto il mondo. Come Cucchi, voglio ricordare i grandi attaccanti della Lazio: oggi c’è una generazione di bambini che ammirano Immobile”.

L’INTERVNETO DI CIRO IMMOBILE – “Sono molto scaramantico, la storia della Lazio l’ho letta nel corso degli anni in cui sono stato qui. Mi ha colpito particolarmente Chinaglia, lui come Signori. Come modo di giocare invece Bruno Giordano mi assomiglia, era rompiscatole come me. Il mio gol più bello? Al di là della bellezza, penso ai 5 secondi che cita Riccardo: quindi il gol alla Juve a Torino, quello al Napoli così come quello al Cagliari. Dipende cosa succede dentro di me, la gente mi ha regalato tante emozioni”.

LE FOTO DI SPORTPRESS24

I 36 GOL IN SERIE A DI CIRO IMMOBILE

ciro immobile

 

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