MotoGP, il TAS squalifica per 4 anni Andrea Iannone per doping

Tegola Andrea Iannone.

Il TAS ha infatti accettato il ricorso del Wada (Agenzia mondiale antidoping) comminando una pena molto salata: 4 anni di squalifica. Con il suo pool di legali, il pilota abruzzese aveva richiesto l’annullamento della pena ma non è stata accettata.

Il 31 enne era stato sospeso inizialmente fino a giugno 2021, ma secondo la sentenza ora non potrà scendere in pista fino al 17 dicembre 2021. Una bruttissima notizia per la sua carriera.

Il Tas ha deciso che tutti i risultati ottenuti da Iannone a partire dal 1° novembre 2019 sono da considerarsi non validi.

LA VICENDA

Il tutto nasce il 17 dicembre del 2019, quando il pilota del team Aprilia fu fermato perché positivo al drostanolone, un steroide androgeno esogeno anabolizzante inserito nella lista proibita 1.1.a della Wada, in un controllo antidoping effettuato il 3 novembre in occasione del GP della Malesia. La prima sentenza fu dunque per la sospensione per 18 mesi di stop (fino al 16 giugno 2021).

Il 15 ottobre 2020 poi Iannone si era presentato al Tas di Losanna per l’udienza, per presentare appello contro la sospensione di 18 mesi. Il Cas (Court of Arbitration for Sport) ha respinto il ricorso del pilota ed ha accolto la richiesta della Wada, inasprendo la pena a 4 anni.

Una mazzata sulla carriera di Iannone. L’Aprilia ha sempre creduto nell’innocenza del pilota, ma sarà costretta a cercarne uno nuovo.

andre iannone squalifica 4 anni

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