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Lazio, provare a cambiare modulo non è peccato. Inzaghi pensaci…

Simone-Inzaghi

La sonora sconfitta di Genova, lancia un serio campanello d’allarme in casa Lazio. Perdere una partita ci sta, fa parte del gioco, ma non cosi. Il 3-0 rimediato contro l’ottima Sampdoria di Ranieri, capace di aver letto bene le mosse di Inzaghi, fanno scendere nella critica più profonda l’operato del mister piacentino.

Inzaghi è ormai un libro aperto per tutti gli allenatori che incontra. Lo spirito e l’atteggiamento visto prima del lockdown è ormai un semplice ricordo. Qualche sprazzo si era visto contro l’Inter, ma la sonora sconfitta di ieri sera, ha fatto rimettere tutti i puntini sulle ‘ì’ con una velocità assurda.

Critiche rivolte ad Inzaghi al termine del match, sono soprattutto sul modulo usato ; 3-5-2 un modulo che ha fatto i miracoli nello scorso Campionato, ma che ormai è stato studiato a menadito da tutti gli allenatori. E allora perchè non rischiare? Perchè non provare a fare un cambiamento magari a gara in corso? Ieri sera, viste le difficoltà nella formazione, perchè non provare a fare una difesa a 4, soprattutto dopo che si è scelto di far fare il ‘quinto’ all’instancabile Marco Parolo?

La difesa che l’anno scorso ha chiuso al secondo posto nella classifica generale, si trova oggi a 4 giornate, già con 8 gol subiti e solo 4 fatti. Una difesa che prende gol ad ogni tiro avversario. Acerbi, punto di riferimento della compagine biancazzurra, non può certo reggere l’attacco di tutte le squadre che si incontrano. Le assenze di Luiz Felipe e Radu, costringono ad utilizzare Patric e come ieri sera, Vavro e il ‘ritrovato’ Hoedt. Bene, ma allora perchè non provare a cambiare modulo? In conferenza Stampa, Inzaghi ha ribadito che se fosse tornato indietro, avrebbe fatto le stesse scelte. Risposta sbagliata! Con il senno di poi si DEVE sempre fare la scelta di effettuare cambiamenti. 

L’attacco? Beh senza Immobile la Lazio non segna. Troppi giochetti di gambe e poca concretezza da parte dell’argentino Correa. Ok in nazionale, distratto e poco voglioso con la maglia dei capitolini. Caicedo non sta bene e allora, anche qui, perchè non far debuttare subito il gigante Kosovaro neo acquisto dei biancocelesti? Dopo l’entrata di Fares e Muriqi, la Lazio ha avuto ottimi spunti, creando anche pericoli alla difesa avversaria, ma la loro entrata è arrivata a giochi praticamente fatti.

Il calcio deve essere uno sport anche di scoperta. Molte volte sorprendere l’avversario, psicologicamente parlando, è un dato di fatto da cogliere al volo. Tutti si aspettavano Caicedo-Correa e allora perchè non sorprendere tutti con un asso uscito dalla manica all’ultimo istante?

Tante sono le considerazione che Mister Inzaghi starà facendo già da ieri sera dopo la partita, Luis Alberto, Milinkovic, passando poi per Leiva. In vista c’è un impegno troppo importante che manca da 13 anni. Martedi allo Stadio Olimpico arriva il Borussia Dortmund nel primo turno di Champions League e anche se non ci saranno i 70mila che questo match avrebbe portato allo stadio in assenza Covid-19, molti di più saranno davanti alle Tv a seguire l’evento.

Mister, allontani le voci che circolano sul suo proseguo in biancoceleste. Faccia tornare lo Spirito che tanto è piaciuto e impressionato di qualche mese fa. Confermi la sua Champions e provi a sorprendere tutti, anche gli avversari.

Foto in copertina dal Web – Marco Rosi

 

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