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Nations League, Mancini : “Miglioriamo gara dopo gara. Immobile? Gioca”

Roberto Mancini

Dopo l’amichevole che ha travolto 6-0 la Moldavia, torna la Nations League e torna la Nazionale italiana di Mancini. Dopo Bosnia e Olanda, ora tocca alla Polonia: “Ho ancora un paio di dubbi, devo valutare la condizione fisiche di alcuni calciatori, ma non sono troppi gli interrogativi in vista della partita di domani contro la Polonia” ha commentato il ct alla vigilia del match.

Pochi dubbi per il Ct della Nazionale : Moise Kean  alle spalle di Immobile? : “Loro come tutti gli altri vogliono giocare, ma abbiamo un modo di fare il nostro calcio che ci costringe a fare delle scelte e a sacrificare qualcuno in quella posizione. Kean sta bene, vedremo”.  Per la difesa, come contrastare il capocannoniere dell’ultima edizione della Champions League, Robert Lewandowski? : “Valuteremo con Chiellini nella rifinitura, se starà bene giocherà lui. L’Italia ha sempre avuto i migliori difensori al mondo e li ha anche oggi. Ciò non toglie che come squadra possiamo migliorare molto”.

Questa Nazionale ha avuto una crescita notevole, tanto da sentire il calore ‘di nuovo’ dei tanti tifosi sparsi in tutto il mondo : “Speravo che partita dopo partita la squadra migliorasse e così è stato. Molto bravi i ragazzi: il merito è loro, sono stati rapidi ad apprendere. Sono due partite importanti, non so se saranno già decisive. Turn over? Non abbiamo programmato niente. Prima questa gara contro la Polonia, poi valuteremo.“,

Infine parole al miele per la Scarpa D’Oro Ciro Immobile : “Tutte le volte che ha giocato con noi ha sempre fatto bene. Se noi giocassimo 38 partite di seguito, segnerebbe 25 gol, purtroppo ci ritroviamo una volta ogni tanto e diventa più difficile. Siamo felici di avere Immobile, Belotti, Caputo, attaccanti molto bravi. Immobile, Belotti, Kean: tutti vogliono giocare, a nessuno piace stare in panchina. Noi sviluppiamo un determinato sistema di gioco, che fin qui ci ha regalato soddisfazioni, e qualcuno purtroppo deve soffrire”.

Una battuta sulla questione stadi che per il presidente Figc Gravina non sono ancora da aprire: “Non è importante che io e lui la pensiamo diversamente, l’importante è che ci sia il rispetto”.

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