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Turone ricorda il gol annullato contro la Juve : “La più grossa ingiustizia”

Che ricordi! Maurizio Turone torna a parlare del gol annullato contro la Juventus nel 1981, quando vestiva la maglia della Roma : “La più grossa ingiustizia che ho subito nel calcio. Il VAR ha aumentato la confusione invece di diminuirla ma, ci fosse stato ai miei tempi, sarei diventato famoso per un altro motivo. Ai tempi c’era tanta sudditanza, quando ti appariva nei sottopassaggi dello stadio uno come l’avvocato Agnelli non restavi indifferente”

Tali dichiarazioni rilasciate al le parole al Corriere dello Sport fa ripensare a quel giorno, che ha ‘segnato’ molti tifosi giallorossi. Tutto è nato a 18 minuti dalla fine. Lancio dalla trequarti di Bruno Conti per Pruzzo a centro area. L’attaccante giallorosso anticipa Prandelli e di testa rifinisce in avanti dove ci sono due compagni pronti a ricevere. Il primo ad avventarsi sulla palla è Turone, uno che di solito i gol non li fa: li evita nella propria area. La conclusione di testa finisce in rete e Bergamo convalida, ma il guardalinee, il sig. Sancini di Bologna, alza la bandierina.

Fuorigioco e gol annullato. Difficile stabilire la posizione di Turone, che lì per lì appare regolare. Un dubbio però c’è: se l’arbitro Bergamo – come si dirà per anni – convalida, perché Pruzzo osserva l’arbitro appena la palla entra in rete e subito si arrabbia con lui? Dalle immagini si può notare che il Bomber non ha lo sguardo rivolto verso Sancini, dunque non può vedere l’alzata della bandierina. A Roma sponda giallorossa “er gò de Turone” diventa a suo modo un simbolo: quello del potere delle squadre del nord, in particolare quello della Juventus, accusata di arrivare sempre all’obiettivo. Con le buone ma soprattutto con le cattive maniere, quando serve.

A distanza di 39 anni, Maurizio Turone ha ancora la lancia dentro di lui che brucia : “La più grossa ingiustizia che ho subito nel calcio.” 

Chissà se con il VAR sarebbe andata diversamente.

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