Serie A, Gravina: “Inizio straordinario con la Coppa Italia. Ora manca l’ultimo tassello: i tifosi negli stadi”

L’inizio della ripresa del calcio è andato a buon fine. Le semifinali di ritorno di Coppa Italia che hanno definito Juve e Napoli per la finale sono state viste moltissimo in Italia. Questo boom televisivo attesta proprio la voglia di ritorno del calcio per gli italiani.

Gabriele Gravina, ai microfoni di RadioRai, spiega la sua soddisfazione per la riuscita dei primi passi di un progetto a cui ha lavorato molto. Ora il ritorno dei “tifosi negli stadi sarà l’ultimo piccolo tassello per un ritorno alla normalità”.

Gravina spiega: “Per me è un inizio di settimana straordinario. Oltre 15 milioni di italiani hanno visto le semifinali di Coppa Italia, siamo convinti che mercoledì ci sarà un seguito importante. Ci stiamo avviando alla normalità. È un messaggio di speranza per tutto il Paese, che vive di questi momenti e che non deve dimenticare tutto quello che abbiano vissuto. Da questa esperienza drammatica dobbiamo creare le condizioni per migliorare come persone e appassionati di calcio. Manca l’ultimo tassello. Se l’evoluzione positiva della curva epidemiologica lo consentirà, i tifosi negli stadi saranno l’ultimo piccolo tassello per un senso concreto e reale di ritorno alla normalità“.

Riguardo al timore che c’è stato dopo che il campionato francese, uno dei big five, è stato interrotto, afferma: “Il momento più difficile e critico è stato quando la Francia ha deciso di chiudere i campionati ma siamo riusciti a venirvi fuori tutti insieme. La Francia è una delle big five, quando una delle cinque stacca la spina abbandonando l’idea di continuare è chiaro che tutto diventava più difficile. Grazie alla Uefa e ai contatti costanti diretti e personali con le altre federazioni abbiamo cercato di andare avanti con determinazione e con prudenza, tenendo ben presente la salute dei nostri atleti e di tutti coloro che vivono attorno al mondo del calcio”.

Poi conclude con dei complimenti a Spadafora per il lavoro fatto insieme: “Con il ministro Spadafora c’è stato un rapporto costante e collaborativo, quella sua prudenza ci ha consentito di partire al momento giusto. Gli riconosco questo senso di responsabilità e grande rispetto per il mondo del calcio. Il presidente del Coni Malagò ha manifestato più volte la sua posizione, l’ho visto distaccato, forse eccessivamente preoccupato dall’idea che potevamo essere l’unica federazione a ripartire. Questo non ha aiutato il percorso ma credo abbia avuto le sue buone ragioni. Ringrazio il presidente della lega Serie A Dal Pino, abbiano vissuto momenti di grande tensione e preoccupazione ma abbiamo scoperto la possibilità di fare squadra ed è quello che auspico nei rapporto con le Lega di A e con tutte le componenti del calcio”.

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