Gli attacchi sistematici e ormai quotidiani della Gazzetta dello Sport (ma anche di altre realtà comunicative) a firma mandante del suo editore e acerrimo nemico di Lotito Urbano Cairo, fanno comprendere ancora di più quanto per il sistema calcio la Lazio sia una realtà scomoda.
Un club che a dispetto dei debiti riesce a competere con chi da anni si indebita per centinaia di milioni e rimane misteriosamente e tranquillamente impunita:
Un club che a dispetto degli ingaggi faraoni di giocatori acquistati con altrettanti costi faraonici, ha dimostrato di potersela giocare tranquillamente con tutti in Italia.
Un club che praticamente ha smontato la grande “Bibbia” o “Verbo” calcistico che dice “Se vuoi vincere devi indebitarti per comprare giocatori e dargli un ingaggio forte per stare al passo degli altri. Se invece vuoi un bilancio sano, ti faranno tutti i complimenti ma non vincerai mai nulla”.
Un club che vincendo eventualmente lo scudetto, Indicherebbe ad altri club “Normali” la giusta via di compromesso tra un bilancio sano ed una rosa qualitativamente competitiva per poter ottenere successi e soddisfazioni sportive sul campo (e non dietro il campo) smentendo di fatto tutti gli investimenti fatti dagli altri club della “Cupola Calcistica” (perchè la cupola calcistica c’è ed è reale a tutti gli effetti, non fingiamo di non saperlo).
Un club e una strategia calcistica ed economica che andrebbe a distruggere tutte quelle basi “Taroccate e false” del calcio Italiano e oserei dire, anche internazionale.
Un club che in conclusione, manderebbe a casa tutti i “Soloni del Calcio” che dovrebbero in un atto di dignità umana e professionale (cosa che però non hanno), chiudere tutte le finestre della propria casa e rifugiarsi in un bunker sotterraneo scomparendo dal panorama calcistico per i prossimi secoli a venire.
Per questo oggi molti tifosi della Lazio vedono, leggono, ascoltano questi attacchi che parliamoci chiaro, sono tutta fuffa, tutto fumo, tutta nebbia, tutta neve al sole che ovviamente si scioglie in un battito di ali di una farfalla. Nessun argomento concreto, nessun dato oggettivo contrastante, nessun risultato oggettivo da mettere a confronto, niente di niente. Un attacco formato solo dalle parole, da retorica pura e scontata, da aria fritta e purtroppo fritta pure male che provoca un odore nauseante e disgustoso.
E’ l’odore della Vergogna, è l’odore di chi se la sta letteralmente “facendo sotto” quindi possiamo immaginare che tipo di odore esce fuori.
Photo by Paolo Bruno/Getty Images for Lega Serie A