Site icon SportPress24

Pregliasco: “I tifosi sugli spalti a metà luglio, ma meglio agire con cautela”

Si è riaperta la speranza dei tifosi a tornare sugli spalti dopo le dichiarazioni del virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene e medicina preventiva all’Università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi.

Pregliasco ha infatti ipotizzato ai microfoni di Radio Punto Nuovo che i tifosi (o almeno una parte) potranno tornare negli stadi da metà luglio o comunque prima del termine della stagione: Da metà luglio una piccola fetta di spettatori negli stadi? E’ possibile. Ma per ridurre quanto più possibile la circolazione del virus, è giusto agire con cautela”.

Poi aggiunge: Spero che arrivi presto il vaccino, ma ancora non sappiamo se questo virus dà un’immunità per lungo o breve periodo. La disponibilità effettiva di un vaccino richiede un anno, un anno e mezzo come minimo. Per ora bisogna convivere con il virus”.

Andamento virus: “Risalita curva pandemica? E’ un rischio che esiste ed a cui dobbiamo pensare, attrezzandoci per evitare altri dolori. Più contatti, più possibilità di avere dei focolai”. Parole che fanno capire che la responsabilità per far sì che tifosi possano tornare negli stadi è di tutti.

Il virologo continua: “La sfida sarà quella di riuscire a individuarli per tempo e limitarne la diffusione. Ad oggi possiamo confermare che il contatto stretto è meno di 1 metro per più di 15 minuti. Ovviamente chi starnutisce o tossisce emette una quantità enorme di goccioline, questo è il rischio. Sicuramente il contatto stretto è quello più pericoloso, ma anche la via indiretta degli oggetti, contatti conseguenti, non sono da sottovalutare”. 

Infine ha concluso: “L’isolamento del soggetto positivo e uno screening dei colleghi ci possono stare. Il calcio può ripartire a porte chiuse. Ciò che stiamo facendo e’ quello di procedere gradualmente. L’aria condizionata nei cinema abbiamo verificato essere non troppo pericoloso, il comportarsi delle persone lo è. Allo stadio non c’è gente che ascolta musica classica in religioso silenzio”.

 

 

Exit mobile version