Mancini alle giovanili del Bologna : “Allenatevi e impegnatevi, se avete qualità tecniche e personalità sono pronto a chiamarvi”

Durante un seminario interattivo online, Roberto Mancini, tecnico della nazionale italiana, ha voluto dare degli utili consigli alle giovanili del Bologna. Comincia dandone uno semplice ma importante: “Allenarsi e fare vita da atleta”.

Poi aggiunge: “Tecnica e personalità sono importanti e sono le prime cose che guardo, ma non sono tutto. Io ho perso un paio di anni, dopo l’esordio, pensando che fossero tutto.”Di qualità ne avevo, me l’aveva data il buon Dio, poi ho capito e sono migliorato tanto con il lavoro.”

Poi, allacciandosi al fatto dell’importanza del lavoro, come detto all’inizio dice: “Di qualità ne avevo, me l’aveva data il buon Dio, poi ho capito e sono migliorato tanto con il lavoro. Non l’avessi fatto mi sarei perso, come Macina. Era un classe 64 come me, mio compagno nelle giovanili del Bologna: era il più forte del mondo tra gli Under 15, poteva essere Messi, non ho mai più visto uno con il suo talento. Ma non gli piaceva allenarsi e si è perso per strada…”

Poi Mancini ha menzionato Nicolò Zaniolo per far capire il percorso che ha fatto fino ad arrivare fino alla Nazionale: “Non è stato un caso. Lo vidi alle fasi finali dell’Europeo Under 19, in cui era sotto categoria, e decisi di chiamarlo. Ai ragazzi dico: impegnatevi e allenatevi duro: se avete qualità tecniche e personalità sono pronto a chiamarvi, anche se non avete ancora esordito in prima squadra”.

Poi spiega: “Nel mio staff ci sono persone che monitorano il campionato Primavera e se ci sono ragazzi in gamba sono pronto a chiamarli. Per me l’età non conta: contano tecnica e personalità. Ragiono così perché io a Bologna ho esordito a sedici anni e mezzo, grazie al fatto che trovai persone che mi diedero fiducia e sono sempre pronto a fare lo stesso. Bisogna dare spazio ai giovani bravi, farli giocare e lasciarli anche sbagliare”.

Poi Mancini conclude il suo discorso parlando della Nazionale odierna, e dice: “Abbiamo organizzato qualche chat per salutare i ragazzi e tenerci in contatto con loro. Non ci vediamo da novembre e speriamo di ricominciare l’attività a settembre. I calendari saranno un problema”. 

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