Il mondo calcistico in questo periodo sta combattendo con le conseguenze portate dalla pandemia Covid-19. Le cose da risolvere sono molte, dalla ripartenza del campionato che dovrebbe essere tra un mese e mezzo, fino al taglio stipendi e alle limitazioni per gli spettatori.
Tra tutti questi temi che navigano nell’incertezza, una cosa certa sembra esserci : la Serie A, se dovesse riprendere, si giocherà a porte chiuse minimo fino a Natale. Infatti il pericolo di contagio da coronavirus, anche tra un mese e mezzo, sarà forte ed è molto difficile pensare anche ad una riapertura per gli spettatori. Un’altra ipotesi, inoltre, è quella di giocare in campo neutro, cioè se alcune partite sono previste nelle zone rosse, c’è la possibilità di giocare in altri campi.
Giocare a porte chiuse sicuramente porterà danni economici ai club, infatti non ci saranno entrate sui biglietti e gli abbonamenti, le perdite stimate potrebbero arrivar per gli ultimi 12 turni e i 4 recuperi della stagione attuale, tra i 75 ed i 95 milioni di euro. In più vanno aggiunte le perdite dei primi mesi della prossima stagione…
La situazione è drastica per quello che è lo sport più amato di Italia. Una ripartenza normale? Se ne parla per il 2021…